venerdì 25 marzo 2011

John Galliano e il mio disgusto.

Eccomi di nuovo  per  commentare la recente decisione da parte di Dior nei confronti del controverso stilista John Galliano che è da qualche settimana sulla bocca di tutti per le scandalose affermazioni antisemite rivolte ad una coppia di ebrei in un bar della capitale francese. La casa di moda quindi è stata costretta a licenziarlo per ovvi motivi, non potevano permettersi di avere come volto principale della propria casa di moda un uomo dalla cui bocca erano uscite tali affermazioni, dato anche il fatto che la nuova testimonial del profumo Miss Dior Cheriè è la bellissima attrice ebrea Natalie Portman. Assicurano infatti che la tanto gloriosa sera degli Oscar lei avrebbe dovuto indossare un vestito disegnato apposta per lei da John , ma alla luce di queste deplorevoli affermazioni questa non abbia voluto assolutamente indossarlo sostituendolo con un pur bellissimo Rodarte. Il mio pensiero costante a riscontro di questa spiacevole vicenda è solamente uno :disgusto. Trovo inconcepibile che in un' era di globalizzazione è attenta politica fatta dai vari paesi a sostegno della tolleranza e del rispetto per tutti i popoli del mondo, ci siano persone tra l' altro di grande importanza che se pur brilli abbiano l' insensatezza e l' incoscienza di proferire tali parole esplicitamente rivolte a persone sedutegli accanto. Non ho davvero parole di dove possa arrivare l' ottusità e la stupidità dell' uomo , questo è un chiaro esempio che c'è ancora molta strada da fare e se pur infelice il suo gesto ha fatto finalmente riflettere molte persone soprattutto quelle del mondo della moda troppo impegnate a crogiolarsi nella loro ricchezza e in stoffe preziose per stare a guardare l' ignoranza che prende il sopravvento e quello che realmente accade attorno a loro.
Questo è quello che sinceramente penso, il mondo della moda è un mondo tanto bello quanto ''spaventoso'' , un mondo a se stante che bisognerebbe davvero rivoluzionare riportandolo a contatto con le altre realtà e portandolo sempre di più a impegnarsi nel sociale, alcuni stilisti sono già impegnati in queste attività ma non basta per interagire con la realtà esterna. Basta vivere in questa utopia di stoffe e lustrini,è il momento di prenderla e portarla in un mondo fatto di terra e cenere, per confrontarsi e scambiarsi quello che possono davvero apprendere di prezioso l' uno dagli altri.
Era  ed è un genio della moda ma ce lo ricorderemo sempre per la sua ignoranza.


                                                                                                                            

                      
                                                                                                                                 Chiara

     

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